Dopo Petra,
Jerash rappresenta la seconda attrazione turistica del paese, caratterizzata da
una forte presenza di siti archeologici.
I primi a sceglierla per il proprio
insediamento furono i Greci, per la vicinanza col Wadi Jerash, e la fertilità della terra baciata da questo fiume. La conquista di Alessandro Magno tuttavia
non dette grande celebrità al luogo quanto quella successiva guidata dai
Romani. Sotto la loro egemonia infatti, l’antica Gerasa venne a far parte di un
sistema di altre nove città (Decapolis) i cui legami commerciali e militari la
aiutarono finalmente a prosperare.
Tra le maggiori
testimonianze del dominio romano si trovano oggi i resti dell’antico crocevia
formato dal cardo massimo e il decumano, che attraversavano la città rispettivamente in direzione nord-sud e est-ovest.
Dopo alterne
dominazioni e fortune, la città conobbe un periodo di decadenza, dovuto anche
a violenti terremoti che la distrussero in parte e ne decimarono la
popolazione. Nuove ondate migratorie provenienti dalla Russia a fine
‘800 le dettero finalmente nuovo flusso vitale e riportarono l’attenzione sul
suo patrimonio archeologico; il fatto che questo si trovi oggi in uno
straordinario stato di conservazione si deve anche a questo periodo.
Tra i maggiori
siti da visitare a Jerash si trovano le
antiche terme, l’ippodromo, il tempio dedicato a Giove, il teatro, l’arco di
Adriano, il foro e le mura culminanti nella porta meridionale. Di epoca
bizantina si trovano invece tre antiche chiese; tra queste, la Chiesa di San
Teodoro fu, secondo la tradizione, luogo del miracolo in cui Gesù trasformò l’acqua in vino.
La suggestione di
questo immenso patrimonio sortirà su di voi un fortissimo potere evocativo,
riportandovi ai tempi della Roma antica.
No comments:
Post a Comment